Gabriele Cioffi, allenatore dell’Udinese, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Roma.
L’allenatore dell’Udinese, Cioffi ha parlato alla vigilia della partita contro la Roma. Queste le sue parole sulla salvezza: “È stato un colpo di pedale importante quello contro la Sampdoria. Sappiamo, però, che la salita è molto lunga e gli inseguitori sono vicini, così come, al tempo stesso, è vicino il traguardo. Ci concentriamo, quindi, sull’oggi”.
Se può essere un vantaggio la Roma stanca: “Se gioca Pellegrini o Veretout, per fare un esempio, vuol dire che le rotazioni per la Roma sono relative. Si parla di un top club con campioni fatti e finiti o in divenire. Il livello loro è altissimo, pertanto il focus non va messo sulle rotazioni, bensì su una squadra che si è saputa sporcare le mani, adattare e soffrire in base all’avversario. Questa – penso – sia una chiave della partita, poiché se affronteremo giocatori di livello in grado di adattarsi, vuol dire che avremo dinanzi una grande squadra che ci troverà pronti.”
Aggiunge: “Ci aspettiamo una grande squadra con potenziale, idee chiare e principi di gioco che vanno oltre i moduli. Non concedono gol da tre partite e sono migliorati tantissimo nella fase di possesso al di là dell’ultima partita (contro il Vitesse) che non fa testo. Si stanno adattando all’inerzia delle partite, una chiave di lettura propria delle grandi squadre.”
La situazione della squadra
L’assenza di Walace per l’allenatore dell’Udinese: “Walace è un giocatore importantissimo per noi. Sarà sostituito da un altro giocatore altrettanto importante. Sono stati menzionati Jajalo e Arslan: in base alla partita decideremo chi dei due avrà le caratteristiche adatte per contrastare la Roma.”
Il confronto con Mourinho: “Dico solo che ho un dibattito interno in famiglia. Mio fratello verrà a vedere la partita quasi solo per vedermi stringere la mano a Mourinho (ride ndr). Scherzi a parte, sarà sicuramente un momento importante e gratificante. Si tratta di un allenatore che ho studiato. Un personaggio affascinante che è tra i più vincenti allenatori al mondo insieme a Guardiola, Ancelotti e Zidane. Vincere non è mai facile e, soprattutto, farlo reiteratamente nel tempo. Per noi, quindi, sarà uno stimolo in più per fare una grande partita”.